Dead Skyline

Valentina Anastasi di Poeti Derelitti per la rubrica “dilla na cosa” intervista Er Turco Bandannas per l’uscita di “Quel Bar sotto il Ring” – Malavena Edizioni

gennaio 5, 2016
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Valentina Anastasi autrice del collettivo lirico – immaginifico filodrammatico dei “poeti derelitti” convoca sul ring l’imbolsito colesterolico Hugo Er Turco Bandannas autore di “Quel Bar sotto il Ring” per una sfida all’ultima domanda…

Come è nata la tua passone per il pugilato?

“Mio padre era solito seguire i grandi eventi sportivi di ogni tipo: lui è contemporaneo di Nino Benvenuti, insomma i magnifici anni ’60 di Gianni Minà, alla sua epoca esistevano due grandi miti Pelè e Mohammed Alì. Comunque occasionalmente ebbi modo di assistere in televisione ad incontri storici, quando la televisione rappresentava ancora una fantasmagoria familiare, con gli eventi annunciati dalla sigla della Televsione Europea, ti ricordi? tattatarattatatara….ecco secondo me gli anni ’80 rappresentano l’ultimo momento di pathos della boxe mondiale. La fine del regno di Duran, il passaggio del testimone di Sugar Ray e Hearns a Marvin Marvelous Hagler, sto parlando dei primi anni ’80, sempre in quegli anni ricordo in maniera più provinciale, forse perché in Italia il pugilato è sempre rimasto ai livelli del “Bar Ring”, non ce la fa proprio a decollare, pochi soldi, pochi ingaggi, pochi pugili validi, comunque, dicevo, ricordo i vari Patrizio Oliva, Damiani, Stecca e il compianto campione “Flash” Parisi. Poi con gli anni ’90 ho ricordi più vividi e recenti dell’era Tyson, dei suoi incontri fulminanti, K.O. da uno o due round.
Oltre a tutto questo, ho avuto la fortuna di nascere a Civitavecchia che vanta oltre ad una zuppa di pesce da podio sul versante del tirrenico, una tradizione pugilistica che non ha pari in Italia e forse in Europa. Respirare quell’aria fatta di cuoio sudato, del caratteristico tonfo dei guantoni sul sacco, e di qualche colpo ben assestato, ovviamente incassato dal sottoscritto, allenarmi fianco a fianco con grandi campioni, essere seguito da Maestri di fama internazionale, queste cose mi hanno ispirato e tutto ciò rende la boxe la nobile arte. Immaginatevi nel calcio uno come Totti che si allena con lo sconosciuto di turno oppure Mr. Ancellotti che allena le “pippe del quartierino”, sarebbe inconcepibile. Infatti, proprio per questo motivo, il calcio è uno sport e non un’arte.o.”

Quale è stata la molla che ti ha spinto a scrivere “Quel Bar sotto il Ring”?

“Avevo letto l’insuperabile “Città Amara”, unico romanzo di Gardner, storia di pugili che si intrecciano e si sfidano parallelamente con il corollario di esistenze bruciate e perse nelle periferie proletarie degli States anni ’60; poi sono passato all’imprescindibile “La Sfida” romanzo dell’attaccabrighe Norman Mailer sul leggendario incontro Alì vs Foreman in Zaire, in cui Mailer ci descrive anche l’eccentrico oltraggioso giornalista creatore del “gonzismo”, Sir. Hunter Thompson che era presente con lui all’incontro, sfatto ed irrequieto come una rockstar fuori luogo. E per finire ho letto e riletto, come un disco rotto, il meraviglioso “Destination Morgue” dove il cane rabbioso del noir Mr. Ellroy James ci getta direttamente la spugna imbevuta d’inchiostro in piena faccia con un racconto sull’ indimenticabile incontro di boxe Morales vs Barrera: insomma la boxe è la quintessenza del romanzesco, tralasciando mostri sacri come Hemingway e Jack London, e guardando a casa nostra il cantastorie Vinicio Capossela, ad esempio, in tempi recenti ha flirtrato con il pugilato per l’ allestimento di un suo spettacolo e come tema per qualche racconto, mi pare, ma lui mi sembra molto più interessato al lato spettacolare che all’essenziale della disciplina.
Questo per dire che diversi scrittori hanno tirato di boxe sulla pagina e nella vita, per non parlare di altre forme espressive, addirittura Miles Davies, il celebre trombettista free jazz si dilettava col pugilato in gioventù, quindi tornando alla tua domanda volevo confrontarmi con il ring della parola scritta, creare un linguaggio simile alla shadowboxing, una sperimentazione di scrittura “in ombra”, in cui far confluire la scioltezza del flusso di coscienza jazzato ed un po’ beat con l’etica e la tecnica della disciplina pugilistica, inoltre mi sentivo in dovere di rendere giustizia alle puntate radiofoniche con the Marvelous Gargiulli, il co-protagonista, alter ego/hugo del mio “brevimanzo”.

Come mai hai scelto come co-protagonista GG the Marvelous?

“Come ti accennavo prima GG the Marvelous è il mio alter ego, o alter hugo, ormai qualcuno mi scambia per lui e viceversa, è una mente saettante, indisciplinata seppur fortemente paranoica e criminale, uno scienziato sospeso tra fisica quantistica e arti marziali ma con enormi conoscenze aneddotiche e storiche sulla boxe. Quando l’andavo a trovare a casa mi propinava sempre la stessa zuppa: la videocassetta sul fenomeno di tutti i tempi della boxe: Joe Louis intervallata con spezzoni dei Mayhem, band tra i pionieri del black metal. In ogni paragrafo c’è un estratto delle sue esternazioni che ho trascritto fedelmente dalla trasmissione radio “Bar Ring” in onda streaming su spreaker che facevamo insieme. 6 puntate in tutto come 6 round al fulmicotone. 6 paragrafi infatti compongono “Quel Bar sotto il Ring”.
Insomma non so neanche chi abbia scelto chi….ci siamo trovati e ci siamo tenuti, ma in definitiva questo romanzetto è scritto a 4 mani anche se due fantasma seppur col pugno pesante!

Come collochi “Quel Bar sotto il Ring” rispetto alla tua produzione letteraria

“Ancora non saprei. Mi sento lontano mille miglia dalle raccolte di liriche e di racconti che ho pubblicato in formato cartaceo, diversi anni fa “L’ora Blu”, autoprodotto – ilmiolibro.it, “La morte si sconta chattando” Arduino Sacco editore, e “Racconti Cialtroni per cervelli a Sonagli” ediz. Zona Contemporanea, è roba concepita alla fine del secolo scorso, molto imperfetta, con attitudine naif e punk. Istantanee come polaroid per intenderci, niente di più.
Per quanto riguarda i miei scritti più recenti e virtuali, rigorosamente ebook, non credo siano collocabili, li considero molto eterogenei e diversificati. Per quanto riguarda i precedenti “brevimanzi” – “Diario di bordo di un clandestino balordo” – premio Nabokov 2012 – Edizioni Abelbooks e “Luna Punk” Abelbooks 2013 posso dirti che in comune con quest’ultimo hanno un elemento di sperimentazione, fondamentalmente ci ritrovo tratti autobiografici, antropologici, beat-jazz, post modernisti, minimalisti ma anche barocchi, lisergici e archetipici. Mi piacerebbe un giorno riuscire a liberarmi della connotazione più strettamente autobiografica e svincolarmi dalla mia storia personale, ma al momento sembra che sia perseguitato dal mio doppio, dal mio sparring partner, solo fantasma…per fortuna.

I progetti futuri di Hugo Bandannas?

Un estemporanea o blitz reading all’interno della kermesse “Psycho Readers il prossimo 10 Gennaio a Taberna Leandra, Civitavecchia. Successivamente l’idea sarebbe quella di arrangiare una specie di reading sempre qui a Civitavecchia, zona Ghetto, allo studio Inkeded Tattoo del mio amico “di guanti” ed inchiostro scolpito Emiliano Cimino, perché è l’ambientazione giusta, è un po’ il vero Bar sotto il Ring e perché lui ha curato la parte grafica del libro, la copertina è tutta opera sua. Il mio ritratto e quello di GG the Marvelous in bianco e nero estrapolati furtivi da una foto, insomma, non dovrei dirlo perché sembra una sbrodolatura, ma Emiliano gli ha dato un’anima. E’ un grande disegnatore, un ottimo tatuatore, discreto pugile ah ah, questa la prenderà malissimo!
Continuerò a promuovere il libro a modo mio, visto che è praticamente autoprodotto, la Malavena Edizioni è una mia creatura, spero di dare spazio anche ad altri autori in seguito. “Quel Bar sotto il ring” costa 5 euro, per informazioni i potenziali lettori possono contattarmi all’account kingbandanas@libero.it oppure sulla pagina facebook deadskyline, non c’è niente di più semplice che avere un rapporto diretto con i propri lettori, senza case editrici mangia soldi o intermediari come i preti in Chiesa. Citando GG the Marvelous posso affermare che l’etica del lavoro non mi ha piegato, non devo niente a nessuno, sono uno dei pochissimi cani sciolti in circolazione!
Per il resto propositi per il nuovo anno sono un mese di dieta ferrea, rimettermi a tirare di boxe e cercare contatti per scrivere il prossimo libro: una biografia noir su una leggenda della boxe, ma ancora sono solo idee, potrebbe essere un lavoro rischioso in tutti i sensi.

http://www.abelbooks.net/it/catalogo/159-diario-di-bordo-di-un-clandestino-balordo-9788867520237.html

http://www.abelbooks.net/gb/catalogo/191-luna-punk-9788867521050.html

L’Ora Blu

http://www.arduinosaccoeditore.eu/altri-libri/

http://www.zonacontemporanea.it/racconti%20cialtroni.htm

http://inkedtattoocivitavecchia.it/it/11870852_10207243393352522_3845978062130678954_n


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