Dead Skyline

Iggy Pope – il tempo è un bastardo- dum uhm boys

gennaio 5, 2013
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iggy-popOrganizziamo torpedoni come quando si andava tutti quanti al mobilificio Aiazzone o come si fa per assistere alla santa messa del papa a san pietro, vab-bene insacchiamo rocker di primo, ultimo  pelo e fighe rasate con cresta perchè Iggy è ancora in giro, Iggy la leggenda, quello che una volta ha schizzato liquido verde dal cazzo partorendo hulk e mastro lindo, l’uomo-rettile-leggenda-aneddoto-cristo-tossico-redentore-maneanchetanto-businessman-strippato-magnifico loser-legionere d’honoure. Dai cazzo! è di nuovo in città Iggie come ai tempi dei kraftwerk, che l’immortalavano su partitura elettronica, sugli champs elysè, nel suo nazi tour europeo con il duca bianco sotto braccio svasticato. Si ma è tutto qui? andiamo a celebrarlo e glorificarlo e a cantare all’unisono gli osanna prima che salga sul palco? Non sarà mica che stia facendo di tutto quell’ iguanito lì per sputtanarsi il suo passato, per dilapidarlo, per ottenere un successo che ora non sarà mai come allora, non tanto perchè ha sfilato per versace o ha rifatto con gli stooges un paio di brani di madonna…vabbè….ma perchè dov’è finito il “gimme danger”, dov’è il rischio, stesso show che ha fatto tirare le cuoia a Ron e ha rimesso in pista uno spaesato Williamson per quale fine? E se tra cinque anni le masse adoranti si ricorderanno soltanto di quel 60 enne sciancato che apriva i concerti agli headliners di turno mentre il veleno che c’è stato dal ’74 al ’69 sarà putridume per vermi? Solo speculazioni pattume per bloggers di terz’ordine… ti ci vorrei vere io a 60 anni suonati, ma anche 65, a fare il fuoco  on stage che Iggie fa ancora, piuttosto i suoi illustri colleghi invecchiano male e non sanno più che inventarsi se non album con  improbabili titoli come Bisc Bosch, che era meglio se si andavano a fare una bisboccia in qualche osteria a velletri, e il tutor Bowie invece si è rintanato da 20 anni nel suo bunker  mentale dopo una tachicardia da buon paranoico ipocondriaco qual’è…il fatto è che il tempo è un bastardo, e più campi, biologicamente e  musicalmente parlando e più corri il pericolo di impantanarti, sporcarti con il mainstream, fare duetti con gente assurda, sfornare brani tributo di band di cui una volta finita la track  bruci anche l’originale….ma è così che vanno le cose, la bellezza del rock and roll risiede nella sua amoralità di fondo, anche i clash alla fine l’avevano capito e il comandante strummer lo beccavano in giro per  rave negli anni ’90 a captare vibrazioni per una utopistica world music per espiare l’epopea sandinista e impegnata.  Tranquilli  la colpa è soltanto del tempo che è un bastardo e per essere più bastardo del tempo devi soltanto  avere la fortuna di trovare il tuo nome nel club 27.


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